venerdì 13 settembre 2013

I SEI SERMONI - George Storrs 1856

N. B. - Questa è solo la parte iniziale del secondo sermone e potrebbe subire delle modifiche. La traduzione completa del SEI SERMONI sarà acquistabile dal mese di ottobre 2013 sul sito di AZZURRA 7 Editrice


IL SECONDO SERMONE

"Positivamente non morirete"
Genesi 3:4

Il nostro Salvatore riferendosi all’originale serpente disse: “il diavolo è un bugiardo e padre della menzogna”. Egli iniziò il suo attacco alla nostra razza dicendo ad Adamo ed Eva che sicuramente non sarebbero morti se avessero disubbidito a Dio. Ebbe successo allora, e ha continuato a giocare sempre la stessa carta in diverse maniere con gli uomini, visto che con essa ha spazzato via il paradiso. Disse a Eva che se essi avessero disubbidito al Dio d’amore, egli non avrebbe potuto cedere al pensiero di strapparli alla vita. Non ha mai dimenticato quel successo. Vero, da allora ha mascherato quella carta, ma è sempre la stessa. Su di essa c’è ancora scritto: “positivamente non morirete”. Ora ne fa uso per insinuare che Dio non ama e non prova compassione per l’uomo, visto che avrebbe stabilito che l’uomo non morirà e sarà tenuto in vita in eterni e indescrivibili tormenti per i peccati commessi sulla terra, per essere consegnato all’inferno teologico nell’aldilà, dove è impossibile per gli sventurati espiare il peccato.

Dato che il dogma “sicuramente non morirete” ha avuto origine dall’originale serpente, non posso allontanare da me la convinzione che la nozione che gli uomini malvagi verranno tenuti eternamente vivi fra i tormenti, e mai morire, abbia avuto origine dalla stessa fonte, dato che appare esserne una copia perfetta. Essa fu inventata per infondere pensieri negativi riguardo a Dio e trattenere gli uomini dal tornare a Lui con pentimento, fede e sicurezza confessando i propri peccati davanti al Dio d’amore. Infine seriamente credo, che questa dottrina ha tenuto più lontano da Dio e condotto all’infedeltà più di qualsiasi altra dottrina che sia mai stata sviluppata. Sono seriamente convinto che per distruggere gli uomini, essa abbia fatto più di tutte le altre dottrine messe insieme.

Da un lato, vi sono molte menti che ora sono influenzate da questa dottrina, difficilmente possono essere considerati veri Cristiani, a malapena fingono di vivere in ubbidienza a Dio tranne quando son presi da una forte commozione. Moltitudini di altri, senza un’appropriata riflessione sui principi della legge di Dio, hanno rigettato la punizione eterna, a causa della natura di ciò che l’ortodossia dice debba essere inflitto. Mentre altri sono vissuti e morti in reale infedeltà, o in ciò che può essere considerata tale, perché non potevano accettare che un Essere che la parola dichiara essere un Dio d’amore possa infliggere una tale punizione pur anche al peggiore e accanito dei suoi nemici.

Ma non vi tratterrò ancora con questa introduzione. Cercherò di mostrarvi che la morte che Dio ha minacciato come salario per il peccato, non è l’immortalità nelle sofferenze, ma un’effettiva e totale privazione della vita. Dico, allora, contrariamente all’originale serpente, che se gli uomini non vengono al Cristo così che possano avere la vita, sicuramente moriranno, senza speranza, senza rimedio.

Lasciatemi ora, brevemente richiamare l’attenzione sulla domanda in questione, e cioè non se l’uomo può essere immortale in eterno, né se lo sarà il giusto, ma se lo sarà il malvagio. È la punizione per i malvagi una interminabile esistenza nel peccato e nella sofferenza? O piuttosto consiste nell’eterna cessazione della vita?


Uso il termine immortale, in questi discorsi, nel suo comune e  accettato significato, secondo il Grimshaw “esente da morte” e secondo il Walker “senza mai morire, senza fine, perpetuo”. Nel suo stretto significato, l’immortalità, quando riferita agli esseri creati, è la continuazione della vita attraverso una indistruttibile organizzazione.

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